Caro presidente,
lo Stato Italiano, per superare la persistente situazione di crisi del sistema economico finanziario, ci chiede di collaborare attraverso la manovra correttiva della Finanziaria 2010, in vigore dal primo Giugno. Sappiamo che non possiamo esimerci dall’accettare un altro impegno quale l’ulteriore 3,65 % di sconto, imposto nei confronti del SSN. Dovere, è vero! Ma anche consapevolezza di essere “fortunati” per il lavoro, di pubblica utilità, che ancora svolgiamo, mentre altri sono a casa, in cassa integrazione o a rischio licenziamento.
Nel pregresso, le Leggi Bersani hanno ridotto il Nostro margine operativo, nell’intento di favorire il libero confronto nel mercato e permettere all’utente di risparmiare qualche euro in più.
Il ritardo nei rimborsi delle DCRU da parte della Regione e/o della Asl Salerno, negli anni scorsi, ha inciso con danni profondi sugli annuali esercizi economici delle Nostre attività, sebbene oggi la situazione sembri essere apparentemente idilliaca…
Alcuni, tra i titolari di farmacia, hanno pensato che i tempi fossero maturi per accelerare e superare le Leggi dello Stato Italiano, applicando progressivamente sconti sempre più alti anche sui farmaci di fascia C (Permixon, Prisma, Legalon, Samyr… Tanto per intenderci). Nel mancato rispetto della Norma che impedisce la concorrenza su un terreno dove concorrenza NON DEVE esistere perché il farmaco non è un prodotto meramente commerciale (Noi lo dispensiamo, non lo vendiamo!), questi colleghi sollecitano il dubbio sulla loro gestione economica. Come fa una farmacia ad avere margine operativo, operando una tale politica sui prezzi di vendita? La risposta è semplice, ma la sottacciamo. Ricordiamo che le Nostre stesse considerazioni, sono condivise sia dal Legislatore, sia dall’Ente di Controllo, che rallentano il controllo sul territorio solo perché, nel momento di crisi, i cittadini risparmiano qualcosa in più per poter sopravvivere, e, al tavolo di future trattative tra Istituzioni ed Organi di Rappresentanza Sindacale dei titolari di farmacia per trasformare ulteriormente l’universo farmacia, tali informazioni (leggasi: scheletri negli armadi) potranno tornare utili per indurre una più ampia accettazione dei cambiamenti imposti.
Chi opera correttamente, chi lavora con onestà, considerando la propria professione al servizio della Comunità, non può più accettare la slealtà dei colleghi, folgorati dalla metodica della Grande Distribuzione e dalla disponibilità economica superiore. Il Nostro è un SERVIZIO legato al territorio, non possono valere e non devono prevalere logiche di concentrazione delle vendite come in regime di oligopolio.
Ti chiedo, e congiuntamente ai vertici provinciali del Nostro Sindacato, di affrontare la problematica esposta, sensibilizzando tutti i colleghi al rispetto delle REGOLE, anche attraverso un’assemblea straordinaria dove poterci confrontare apertamente e in piena serenità.
Diego Brancati
|
|