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bersani-ter , federfarma e farmacisti BALDI VINCENZO 9 Novembre 2007 17:23
Da quanto si legge tra circolari, articoli di stampa e da quanto si ascolta dai media, sembra proprio si sia arrivati allo scontro frontale contro una proposta di deregolamentazione selvaggia che non ha precedenti in Europa e nella maggior parte del mondo (se si esclude la vendita attraverso Internet dei medicinali, attraverso lo spamming, e quanto avviene in alcuni Paesi del Sud America).
Le proposte avanzate da Federfarma, Fofi e Assofarm sono, in parte, condivisibili e, comunque, rappresentano il passo di una categoria che asseconda la fame di consenso elettorale di un Governo allo sbando. Governo che solo nei Titolari di Farmacia vede una categoria debole sulla quale scagliare i provvedimenti di maggior peso politico.
Governo che, per l'ennesima volta, si avvale di una figura politica, e non tecnica, sulla massima poltrona del Governo Sanitario Nazionale, con l'inevitabile conseguenza che il sistema della distribuzione Ffrmaceutica nazionale faccia capo ad un Ministero differente (Sviluppo Economico, ndr).
Governo che dimentica che la Comunità Europea ha escluso i Servizi Sanitari dalle deregolamentazioni.
Non sto qui a dire, oggi, perchè non comprendo un quorum unitario farmacia-abitanti, a prescindere dalla densità di popolazione.
Mi chiedo, oggi, se sia il caso di interessare urgentemente il Parlamento della Comunità Europea su quanto sta accadendo.
Mi chiedo quanto, questa volta, un segno di protesta verrà condiviso e attuato.
 
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