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"CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA" VENTRICELLI TERESA 19 Agosto 2007 13:01
(Senza offesa per Gabriel Garcia Marquez)
La storia è ambientata in un piccolo paese della provincia di Salerno,distrutto dal terremoto del 1980 che fece 311 vittime.
In seguito al sisma è stato realizzato un insediamento provvisorio fatto di baite (come le chiamano i romani),dove ha vissuto per diversi anni la comunita' superstite in attesa della ricostruzione.
Oggi questo insediamento è stato trasformato in villaggio "antistres" e le baite vengono date in fitto a coloro che ne fanno richiesta.
La provenienza degli ospiti è prevalentemente di Napoli e provincia,di Nocera,di Udine,Pordenone ma anche di Roma e provincia.
Il mese di agosto registra il tutto esaurito,circa 1200 presenze.Naturalmente il lavoro aumenta per tutte le attività commerciali e tra queste anche la farmacia.
La settimana di ferragosto è detta di" fuoco", perchè il mio turno è iniziato lunedi 13 e termina lunedi 20 alle ore 9.00,reperibilità 24 h su 24,apertura per tutti e sette i giorni come da regolamento.
In questo periodo si ricevono le richieste piu' insolite,una per tutte "una keramine h per le emorroidi" e fin qui tutto bene,mi faccio anche una risata,ma le cose cambiano quando la richiesta diventa anche pretesa per i seguenti prodotti( tutti rigorosamente senza prescrizione,e naturalmente rifiutati e rinviati in guardia medica per le valutazioni del caso):
-Aulin bs o nimesulide perchè ritenuti prodotto da banco,
-Cefixoral sosp."mi mettete un timbro per la pratica di rimborso?"
-Plavix cpr,"senza sconto?il mio farmacista me lo fa pagare 50€!"
Stesso ragionamento per Yasmin a €13,00 o Microser ad € 9.00 oppure Tavor cpr ad € 6.00.ma ancora Zyloric da 100 cpr e Maalox sciroppo per un neonato di 5 mesi(niente di meno devo andare in guardia medica!? a Napoli me lo danno così!) premesso che la guardia medica dista dalla farmacia 200mt.
A questa ultima richiesta nono ho retto piu',ho invitato la signora a passare dietro al banco di aprire la cassettiera e di servirsi da sola vista l'inutilita' della mia presenza.
La signora mi ha guardata come si guarda una pazza allucinata ed è andata via senza salutare.Il giorno dopo ha mandato il marito con la ricetta della guardia medica.
Ma non finisce qui, la richiesta piu' assurda è stata :1 Aulin ed 1 Mepral,attenzione,cito testualmente,"il mio farmacista mi dà 1 bs ed 1 cpr per 2 €,sapete ci conosciamo!"
Ho chiesto quindi al mio interlocutore :"secondo voi il mio collega vi vuole bene o tenta di avvelenarvi oltre che a riempire il suo portafogli?"
Intanto la guardia medica ha filtrato tutte queste richieste,ha visitato e stabilito se prescrivere o meno il farmaco.
Io nel frattempo ho esposto un cartello con su scritto:
PER EVITARE CORTESI RIFIUTI SIETE PREGATI DI MUNIRVI DI REGOLARE PRESCRIZIONE PER QUEI FARMACI CHE HANNO L'OBBLIGO DI RICETTA.
Ho forse perso il "cliente",ma a queste condizioni non voglio lavorare.
Se devo rispondere alla logica del "cassetto", il ragionamento non fa una piega, ma se devo rispondere alla mia coscienza(il valore morale delle mie azioni),qui non solo c'è una piega ma si apre una crepa.
A mio avviso se la Farmacia italiana e la figura del Farmacista (con la F maiuscola) stanno morendo (ancora scuse a Marquez) lo dobbiamo solo a noi stessi ed al comportamento vergognoso di alcuni (spero) "colleghi"
Scusatemi per lo sfogo.
Teresa Ventricelli
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Re:"CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA" LOGARZO BARTOLOMEO 20 Agosto 2007 11:50
una sera guardavo una trasmissione in tv nella quale un giornalista intervistando un famoso personaggio gli chiedeva se
l'intervento dello STATO in quella determinata zona del PAESE
sarebbe servita a risolvere gli incancreniti problemi " SOCIALI ";
il famoso personaggio rispose seccamente di no e riferi la risposta di un altro personaggio altrettanto famoso ad una analoga domanda che gli era stata posta:l'unico modo per risolvere i" PROBLEMI" ERA secondo quest'ultimo di "AZZERARE " TUTTO" COME ERA SUCCESSO QUALCHE MILLLENNIO ADDIETRO!!
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Re:"CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA" BALDI VINCENZO 21 Agosto 2007 13:02
Leggendo le parole della collega, rivedo ogni singola giornata della corrente estate.
Aggiungerei, agli episodi narrati, una minaccia di denuncia per non applicare lo "sconto obbligatorio del 20%" sui farmaci non mutuabili.
Si, perchè quando si chiede una ricetta, questa è solo quella "della mutua". Non esiste alcun altro tipo di ricetta medica necessaria, quando il prodotto richiesto "non lo passa la mutua".
Per non parlare dell'assenza di fidelity card su cui caricare ogni tipo di spesa effettuta in farmacia al fine di ritirare un regalo, magari un farmaco.
E cosa dire del rimprovero di un cliente che ha pagato un OTC ben 30 centesimi in più di quanto non lo paghi a Portici. Vano è risultato ogni tipo di spiegazione del perchè uno sconto LECITO possa essere applicato diversamente fra una farmacia di paese e una di città (per altro, una cittadina con la più alta densità di popolazione al mondo). La risposta, arida, del cliente è stata che se qualcuno pratica degli sconti di una certa entità è perchè, evidentemente, ci sono i margini.
C'è da fare più di una riflessione su tutto quanto è di routine nelle realtà urbane (e , per fortuna, non in tutte).
Personalmente ritengo che il tutto appartenga a una stortura del sistema della concorrenza tanto auspicata su diversi fronti, ma ingiustamente richiesta anche dal settore della dispensazione del farmaco.
Se in realtà, come quelle del napoletanto, le farmacie sono praticamente affiancate, si comprende come si scatenino meccanismi concorrenziali che niente hanno a che vedere con la stessa natura della farmacia, per non parlare della salute pubblica.
In più, nella realtà odierna, il cittadino consumatore (ahimè, anche di farmaci) è al centro dell'attenzione, per cui ogni agevolazione che lo investa è vista di buon occhio, che il tutto sia o meno a discapito della sua salute poco importa.
La classe politica si regola di conseguenza.
Le conclusioni a cui si arriva sono ben note e sono al vaglio del parlamento...

L'azzeramento auspicato nella risposta alla presente discussione, per quanto auspicabile, è ben poco praticabile, per cui ritengo sarebbe opportuno un sistema di autocontrollo della categoria, la fine di non vanificare gli sforzi che si stanno facendo per difendere l'immagine dell'istituzione della farmacia e dei titolari.

Anche nelle piccole realtà come quelle di paese, infatti, capita che qualche collega rinunci a percepire un ticket su una ricetta "pesante", screditando chi, nella esazione di un ticket, vede ancora un atto professionale.
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Re:"CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA" CRISCUOLO FRANCESCO 24 Agosto 2007 8:49
Purtroppo, il vecchio detto recita "Una mela marcia guasta un intero barile", e non "una mela sana risana anche una sola mela marcia".
 
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