Quasi ogni giorno riceviamo comunicazioni relative a lotti di specialità che diventano invendibili per modifiche del foglietto illustrativo. Tra l'altro tali modifiche riguardano molto spesso solo parti limitate del foglietto stesso. Banale esempio: BLOPRESS sez. 4: precisazioni in riferimento all'uso concomitante di FANS sez. 5: il foglietto illustrativo aggiornato al gennaio 2007 riporta la dicitura"il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca"dicitura non presente al dicembre 2005.
Ci chiediamo a questo punto se sia saggio inviare ad Assinde per distruzione prodotti in pieno corso di validità, il cui unico difetto è un foglietto illustrativo che, rispetto al nuovo, manca di qualche precisazione.
Ci chiediamo, inoltre, quali costi crei questo meccanismo su tutta la filiera (e quindi anche sul cittadino consumatore e sul SSN).
Ci chiediamo soprattutto quali grossi danni ambientali, vista anche la frequenza di questi ritiri, determini questo strano e perverso meccanismo che, sicuramente, nasce con lo scopo di tutelare la salute, ma che, incidendo pesantemente sull'ambiente, forse sortisce un effetto contrario.
Non si potrebbe trovare qualche altro sistema,come per esempio stampare attraverso il sistema informatico il nuovo foglietto?
Ci piacerebbe conoscere l'opinione dei colleghi, delle nostre associazioni di categoria, dei nostri fornitori e ancor più dei nostri colleghi che rivestono importanti cariche pubbliche e politiche e del nostro ministro dell'ambiente che ci onoriamo di avere come corregionale.
Vi saremo grati se ci farete avere le vostre opinioni in merito.
Milton Amabile e Daniela Bosso
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