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asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania BALDI VINCENZO 14 Febbraio 2007 10:11
Leggo, con stupore, sui quotidiani provinciali, la volontà del Direttore Generale della ASL SA 3 di non procedere al pagamento di quanto stabilito nell'accordo in oggetto.

Rimanendo in attesa dell'intervento di Federfarma Salerno e Federfarma Campania, comincio a chiedermi:
  • Voce 1
Dove si trovano adesso i fondi, stanziati per la spesa farmaceutica della ASL SA 3, inviati dalla Regione Campania ?
  • Voce 1
in quale voce di bilancio sono stati inseriti nelle scritture contabili ?
  • Voce 1
chi beneficia della valuta e, quindi, degli interessi che maturano ?
  • Voce 1
chi trae beneficio dall'atteggiamento del Direttore Generale, che non può fare altro che aumentare i costi che gravano sulla ASL e, quindi, sulla collettività ?


Comincio ad interrogarmi sulla preparazione tecnica e sanitaria di chi amministra la ASL SA 3 quando, nella stessa e da anni sono attuate le maggiori misure di contenimento della spesa; quando la media della spesa per assistito è inferiore alla media nazionale e regionale.

L'apertura, da parte della Regione, nella definizione degli accordi presi con Federfarma, mi fa ben sperare.
L'ostruzione, a livello locale, mi fa chiedere se i miei interrogativi vadano posti agli organi competenti.
Ci sono precedenti sentenze di Legge che, forse, è il caso di tirare fuori dal cassetto e sottoporre ad un Legale.

Nel frattempo, io continuo a punzonare le ricette, differenzio le ricette fuori ASL, le CEE, le marittime. Ne elaboro gli importi parziali.
Dall'altra parte non si rispetta la convenzione, per cui sono costretto a far valere i miei diritti di Legge che, diversamente, non sono tutelati.

Ricordo con nostalgia i tempi in cui la ASL SA 3 era un paradiso felice. La cinghia era comunque stretta, ma il lavoro era gratificato.
Oggi ciò non avviene, nonostante la cinghia sia ancora più stretta.
E continuo ad interrogarmi su come mai già da febbraio mancavano i fondi del 2006, dove sono stati "smistati" e con quali scritture contabili.

Qualcuno dovrà dare una risposta.
Nel frattempo, è il caso che continui a punzonare le ricette, col rischio di danneggiare il mio udito per il rumore infernale emesso dalla arcaica punzonatrice fornita dalla ASL ?
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania LOGARZO BARTOLOMEO 14 Febbraio 2007 11:38
dop aver letto la tua doviziosa documentazione mi si affaccia

spontanea una considerazione: vuoi vedere che in loco abbiamo qualche santo protettore non tanto occulto che ha preso talmente a cuore i nostri destini da volere la nostra " punizione"
perche' non GLI dedichiamo la nostra preghiera quotidiana ! se cosi fosse, cerchiamo un altro santo piu' potente e preghiamolo
e aspettiamo il miracolo! nel frattempo teniamo duro: e come diceva " peppino" adda passa sta nuttata!
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania BALDI VINCENZO 14 Febbraio 2007 16:50
Leggo, su un altro quotidiano, la risposta del Direttore Generale della ASL SA 3 alle proteste di Federfarma.
Alla sua "proposta" di accordo hanno aderito, praticamente, tutti i farmacisti della ASL SA 3, tranne SETTE.

Non contesto nella maniera più assoluta la libertà di scelta dei colleghi che hanno deciso di aderire alla proposta della Direzione Generale della ASL, ma mi sorge un dubbio su quanto dichiarato alla stampa.

E' possibile fare un riscontro di quanti, effettivamente, non hanno ceduto alle "lusinghe" del Direttore Generale.
Ciò, perchè, se le sue dichiarazioni risultino false, ci sarebbe da replicare in maniera più che appropriata.


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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania LOGARZO BARTOLOMEO 14 Febbraio 2007 18:17
il sottoscritto non ha aderito
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania LEONETTI SALVATORE 14 Febbraio 2007 18:34
il sottoscritto non ha aderito
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania BERNIERI AMELIA 15 Febbraio 2007 11:33
salve
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania BALDI VINCENZO 16 Febbraio 2007 12:27
Non c'è limite all'inverosimile.

Cito testualmente dal fax pervenuto dalla ASL SA 3 da pochi minuti.

..................... L'ASL si impegna a corrispondere il 65% degli importi dovuti per l'anno 2007 e la farmacia si impegna a non azionare decreti ingiuntivi.

Tradotto significa "tu non azioni i decreti ingiuntivi (atto legale a tutela del creditore) e io mi impegno a pagarti il 65% di quanto ti devo (e non avendo poi la possibilità di ricorrere per il rimanente 35%, aspetti quando lo decido io).

Sempre nel rispetto delle singole scelte dei colleghi, ma per quanto tempo ci vogliamo fare ricattare e prendere in giro ?
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania CAROCCIA GIUSEPPINA 16 Febbraio 2007 17:31
purtroppo tutto questo avviene perchè noi non abbiamo nessuno che ci tuteli.
1 il sindacatoche fine ha fatto?
2 gli avvocati che ci ricattano con le loro percelle onerose.

Siamo da soli, ed ognuno come al solito farà secondo il proprio tornaconto.
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania BALDI VINCENZO 16 Febbraio 2007 19:14
Saluto con affetto la collega Pina Caroccia.
Il lavoro dei rappresentanti di zona non è facile. Ti posso assicurare, per conto loro, che stanno facendo tutto quanto il possibile.
Purtroppo non possiamo chiedere loro di fare, forse la cosa più importante: dimostrarci una categoria compatta. Per quanto questo sembra non avere affinità con l'argomento, ti invito a contattarli personalmente, per avere il modo di appurarlo.

Per ciò che concerne gli avvocati, penso che quanto sta accadendo a loro non possa fare altro che piacere. Le loro parcelle dovrebbero essere di competenza di chi, in una dosputa legale, è nel torto. In questo caso mi sento di dirti che il problema non dovresti portelo tu, così come nessun collega.

Tu, come altri, già stai pagando con il tuo lavoro e i tuoi sacrifici, quelle che sono insolvenze della asl.
A te e agli altri colleghi, l'invito a tenere duro e a farti tutelare per non soccombere
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania LOGARZO BARTOLOMEO 17 Febbraio 2007 9:59
siamo in evidente clima carnevalesco e la dirigenza della nostra asl/sa 3 si adegua con le sue proposte di transazione, solo che e' diventata un po' monotona, non c'è niente di nuovo! sono d'accordo con il collega che difende i nostri rappresentanti di zona: stanno facendo di tutto e di piu' ma non e' facile quando abbiamo dei" colleghi " che partecipano alle nostre riunioni anche sindacali solo per mero opportunismo e poi spediscono
piu' o merno di nascosto adducendo motivi "personali", quando a noi farmacisti , non siamo tutelati non dal nostro sindacato ma forse da altri soggetti anzi se a qualcuno non e' ancora chiaro ,
la maggioranza dei soggetti politici attuali vuole la nostra fine!
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania VIGGIANO GIUSEPPE 17 Febbraio 2007 12:49
Alla ASL SA/3 hanno capito il punto di debolezza: i farmacisti che non seguono le direttive Federfarma.Questi con furbizia e scaltrezza firmano accordi, non fanno serrate, non aderisono agli scioperi (ovvero predicano bene e razzolano......).
Per esempio ieri siamo stati(Lupo, Lombardi, Gargione ed io) prima a parlare col Procuratore della Repubblica di Vallo e poi alla ASL.Risultato:zero. Se vi è qualche collega che potrebbe suggerire qualche altra cosa, qualche strategia, si faccia avanti , in quanto si agisce con la massima trasparenza.
Vi preannuncio che già, sicuramente, un gruppo di colleghi aderirebbe all'ultima proposta! Ma questi dove vivono, cosa amministrano?Sono il soliti furbastri, piagnucoloni e sempre pronti a criticare l'operato di tutti.
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania VIGGIANO GIUSEPPE 19 Febbraio 2007 16:04
Continua a permanere alta la critica nei confronti di Federfarma: i suoi dirigenti sono tacciati di incapacità e di immobilismo. Sarebbe però opportuno che i molti colleghi che accusano operino un attento esame di coscienza per riflettere su chi sia più incapace tra l’inetto eletto e chi l’ha votato, soprattutto se recidivo.
Inoltre dovrebbero porsi l’interrogativo se il criticabile operato dei dirigenti non sia l’espressione del modo di pensare dei loro elettori e il loro immobilismo possa dipendere dal terrore di urtare la suscettibilità degli associati con proposte innovative. Per esempio alla fine del 2005 un gruppo di esperti preparò un progetto di adeguamento del servizio della farmacia ben fatto e ben articolato.
Prevedeva infatti di rivedere i meccanismi di gestione della pianta organica, rendere più rapidi e sicuri i tempi dei concorsi, più stringenti le procedure sul decentramento, più flessibili gli orari di apertura e cambiare il sistema di remunerazione. Prevedeva inoltre la necessità di convincere i farmacisti al cambiamento. Quando lo lessi mi posi subito la domanda: “quanti presidenti provinciali avranno il coraggio di presentarlo e commentarlo ai propri associati?”. Il risultato fu che il progetto arrivò al dibattito in poche associazioni e, dove fu portato in assemblea, la presentazione fu superficiale ed affrettata proprio per soffocare gli eventuali dissensi.
Ora sembra che il progetto riposi a Roma in qualche cassetto. Purtroppo è la base dei farmacisti, dominata da inerzia ed apatia, che è impreparata ad affrontare i nuovi scenari del dopo Bersani.
La cultura della concorrenza stenta ad affermarsi. Si sta sottovalutando l’entrata nel mercato dell’automedicazione della Grande Distribuzione che fa leva soprattutto sull’immagine di convenienza economica e sulla comodità di orario e di parcheggio, requisiti che i consumatori apprezzano. Anche le parafarmacie si stanno orientando ad aggregarsi per cercare una immagine e comunicazione comune. Ma cosa fanno o hanno intenzione di fare i farmacisti per affrontare questi concorrenti? Mi sembra ben poco! Non hanno ancora superato l’impatto emotivo, frastornati dalle polemiche sembrano indifferenti al pericolo. Forse si illudono che tutto tornerà come prima. Invece il mercato è cambiato. Sul versante sconti stanno tirando i remi in barca.
E’ un errore perché il consumatore, anche se non li chiede, si accorge delle differenze di prezzo e a poco a poco cambia abitudini d’acquisto. Tra l’altro costa poco trasmettere l’immagine di un punto vendita competitivo: occorre solo praticare adeguate riduzioni di prezzo, a rotazione, su panieri di 15-20 prodotti e soprattutto comunicare bene le offerte. La comunicazione è importante ed è il punto debole della farmacia, che utilizza poco e male gli strumenti che proliferano anche nel nostro settore. Inspiegabile e pericolosa è questa diffusa forma di apatia, che si spera non sia un male incurabile. Un altro punto debole della farmacia è rappresentato dagli orari di apertura. In alcune province il problema della loro flessibilità è stato discusso senza mai trovare alcuna soluzione, per l’incapacità dei titolari di raggiungere un accordo tra chi può e ha convenienza a prolungare l’apertura e chi no .
Predomina l’invidia tra vicini: “se lo fa lui devo farlo anch’io…” Esiste il pericolo che questo immobilismo provocherà l’intervento della pubblica amministrazione che liberalizzerà gli orari senza porre limiti di quantità. Ciascuno farà quello che vuole e tutti si lamenteranno dell’incapacità dei dirigenti di prevenire le mosse del legislatore.
La nostra è veramente una categoria strana! Pensa solo al lamento! Anche sul versante delle vendite non fa alcuno sforzo per aggregarsi in piccoli o grandi gruppi per selezionare i prodotti da proporre al consumatore (politiche di vendita): si preoccupa solo di acquistare con il migliore sconto senza preoccuparsi della qualità e quindi della sua immagine. Sembra preoccupata dell’immediato e non del futuro. Eppure quest’ultimo non è roseo.
Ora ci sono concorrenti molto agguerriti e con enormi risorse economiche, che premono sulla comunità europea per aver la possibilità di diventare proprietari di catene di farmacie.
L’Inghilterra ne è un esempio!
....da Collegamento, L.Casanova
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania APICELLA ANTONIO 19 Febbraio 2007 18:54
Il sottoscritto non ha accettato la proposta estorsiva dell 'ASL SA3
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania VIGGIANO GIUSEPPE 20 Febbraio 2007 15:49
Venter non patitur dilationem

"La fame non ammette dilazioni"

I crediti alimentari, come anche quelli derivanti da lavoro, devono essere soddisfatti con prontezza.

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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania VIGGIANO GIUSEPPE 20 Febbraio 2007 15:57
Il mattino
20/02/2007


Federfarma denuncia l’Asl Na 5


Federfarma contro il manager dell’Asl Napoli 5 Gennaro D’Auria. Il presidente provinciale, Michele Di Iorio, ha inviato una nota a tutti gli iscritti mettendoli a conoscenza di aver intrapreso un’azione legale contro il vertice dell’azienda sanitaria che ha proceduto al pagamento di parte delle mensilità di marzo ed aprile 2006 solo a favore di alcuni farmacisti, «escludendo coloro i quali hanno proposto azioni giudiziarie». Una condotta censurata da Federfarma alla luce del diritto di difesa, costituzionalmente garantito.


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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania APOLITO RENATA 21 Febbraio 2007 20:10
Forse è vero che noi farmacisti siamo piagnucoloni,che siamo legati alle nostre tradizionali posizioni;forse è vero anche che spesso,pur di non rinunciare all'uovo di oggi rischiamo di perdere la gallina l'indomani:difetti genetici di una storica categoria. Mi chiedo però, perchè non siamo uniti? Forse perchè non c'è una forza che ci aggreghi o forse perchè si è persa fiducia in quell'unica che c'è? D'altra parte c'era da aspettarselo visto che la nostra associazione sindacale è a forma di piramide con un unico vertice che molto spesso dimentica che il suo compito principale è quello di porsi al servizio dei colleghi tutelandoli anche nella più banale quotidianità. Invece, nonostante le esperienze del passato non molto lontano e che molti di noi ricordano sicuramente, ci ha riportato nella stessa tragica situazione di allora. Come cittadini poi, non possiamo sperare nella res publica: non solo non ci protegge dall'arroganza del potere ma addirittura essa stessa ci maltratta. La "cosa pubblica" viene amministrata, almeno nella nostra regione, con mentalità camorristica e non c'è tribunale che possa, o che voglia,perseguire questo stato di cose. Ormai si è perso il senso della democrazia intesa come sovranità popolare: non più l'ente pubblico al servizio del cittadino, ma il cittadino suddito dello strapotere del monarca del momento e della sua corte di tirapiedi corrotti. In questo caos non c'è legge e il potente di turno spadroneggia senza limiti e senza paura. Perchè allora chiedersi le motivazioni di chi soccombe alla prepotenza, con la speranza di sopravvivere? Che alternativa ha?
Quante possibilità ha di vincere?
A quale giustizia può ricorrere per vedere soddisfatti i suoi diritti?
A quale tribunale può fare appello perchè venga rispettata la Costituzione?
Ed da chi può farsi indicare la strada per ritrovare la perduta Democrazia?
P.S. Non ho accettato l'accordo con l'ASL SA3!g]
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania VIGGIANO GIUSEPPE 22 Febbraio 2007 18:38
Cara Renata il motivo della nostra non-aggregazione è che alla base vi sono tanti furbetti e/o furbastri che rovinano qualsiasi azione e non seguono le direttive del Sindacato.Sai una cosa? L'idea al D,G. dell'ASL 3 di pagare senza interessi e spese legali?
Fu incentivata da un gruppo di farmacisti dicendo che siccome non avevano fatto decreti ingiuntivi erano pronti a rinunciare a tutto.Questo (a novembre '06) mentre il Sindacato stava trattando per tentare di spuntare almeno un quota delle spese legali ad interesse di tutta la categoria.Quindi dopo la proposta di dicembre è arrivata l'ultima.Comunque gia' accettato un sacco di gente ha firmato................compreso chi critica sempre il Sindacato.
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Re:asl sa 3 e accordo federfarma-regione Campania APOLITO RENATA 24 Febbraio 2007 10:03
Caro Peppe, io penso che i colleghi a cui tu ti riferisci non sono "furbetti e/o furbastri, io penso invece che, a novembre 2006,erano arrabiati,offesi,esasperati,indignati e avviliti.
Arrabiati per i loro diritti calpestati;
offesi dalla tracotanza del potente;
esasperati dalla non rosea situazione economica;
indignati per l' assenza della Giustizia;
avviliti perchè non c'è speranza in una risoluzione del problema:la situazione precipita sempre di più nonostante le trattative del sindacato, tanto lunghe (sono iniziate già a fine 2004) quanto vane.
Inoltre non credo che l'idea di questi accordi strangolatori sia stata suggerita al D.G. dalla disponibilità di questi colleghi.
Ti ricordo che già nel2005 furono proposte delle transazioni, accettate dalla maggior parte di noi con la benedizione della Federfarma, che erano più o meno similmente vergognose.
Dico più o meno perchè, di più, offrivano l'1% a titolo di "indennità" e qualche centinaio di Euro per le spese legali degli atti ingiuntivi intrapresi, e in meno, le false promesse di futuri pagamenti regolari.
Caro Peppe, non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma rifletti: non tutti abbiamo la stessa forza e la stessa tenacia, molti di noi sono stanchi di lottare contro i mulini a vento come don Chisciotte di Cervantesca memoria. Soprattutto molti, come me, temono giustamente, l' insicurezza del domani.
 
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